|
106°
Tourist Trophy 2013 Isle of Man
|
|
|
|
|
|
|
|
Il
Sito UFFICIALE
TT
Isola di Man 2013
24 Maggio /2 Giugno
2013
Premessa: |
|
|
TOURIST TROPHY 2013
- ISOLA DI MAN
Il T.T. all’Isola di Man è una manifestazione alla
quale dovrebbe partecipare qualsiasi appassionato motociclista.
Si svolge tra la fine del mese di maggio e l’inizio di giugno
dal 1907: è un luogo “mitico” che ogni anno richiama
ormai decine di migliaia di moto.
PRESENTAZIONE
Facciamo parte di un gruppo di motociclisti che in gioventù,
chi più chi meno, ha dimostrato di saper andare in moto.
Ogni giovedì sera ci ritroviamo in un ristorante, nel quartiere
“ Isola” a Milano e dal momento che la maggior parte
di noi ama stare seduto su una “cadrega” (sedia) davanti
a un buon piatto, ci siamo soprannominati “Cadreguni”.
Durante i nostri lunghi appuntamenti conviviali, nasce sempre qualche
nuova idea. Avendo molteplici interessi sportivi vengono organizzate,
per esempio, settimane bianche con gli sci, ma solo discese; oppure
con le motoslitte; gare di go-kart; raid ciclistici come la partecipazione
all’”Eroica” o il pellegrinaggio a Santiago di
Compostela; partecipazioni, con moto d’epoca, a gare di regolarità
come Milano-Taranto e Motogiro d’Italia; circuiti vari con
rievocazioni storiche, lunghi viaggi di migliaia di km. per le strade
dell’Europa dall’est all’ovest.
NASCE UN’IDEA
Durante l’ultimo Motogiro, da qualcuno è stata lanciata
l’idea di andare al Tourist Trophy. All’inizio eravamo
in due, poi il terzo, contagiato dalla determinazione degli altri,
ha aderito con entusiasmo e ci siamo fermati a tre: è il
numero ideale per un lungo viaggio in moto non organizzato da agenzie.
ORGANIZZAZIONE
Come si va all’isola di Man? Questo è il problema ed
è una fortuna che siamo solo in tre a fare proposte. Si va
in aereo, affittando sul posto le moto e tutto l’occorrente.
Oppure con un bel furgone, portando le moto d’epoca personali
attraverso la Svizzera, Francia, Gran Bretagna fino al traghetto
per l’isola di Man.
Dopo lunghi scambi idee, decidiamo per l’uso delle moto (non
quelle d’epoca, delicate per questo gravoso impiego) ma solide
BMW, più adatte al lungo viaggio di andata e ritorno che
dobbiamo affrontare.
Vengono vinte le ultime resistenze dovute alla possibilità
(quasi certezza) di trovare temperature un po’ basse, tappe
troppo lunghe, maltempo o altro: sarebbe stato inconcepibile raggiungere
un tempio della moto come il T.T. e l’isola di Man con mezzi
diversi.
Fatta questa scelta, ognuno di noi tre si preoccupa della messa
a punto della propria moto: gomme, motore, pastiglie, olio, filtri,
candele e chi più ne ha, più ne metta. Dimenticavo,
a questo punto di elencare le tre BMW che verranno utilizzate. Niki
e Carlo 1150 RT, Ambrogio R850R. L’appuntamento per la partenza
è fissato per le ore 6.00 di venerdì 24 maggio in
p.le Loreto.
A presto.
|
|
|
|
|
|
Il Diario
di Viaggio: |
|
|
|
|
|
Venerdì 24
Maggio 2013
1°Giorno: km 1095, gradi 7 pioggia,
neve, vento.
MILANO-ARRAS |
|
|
|
Ambrogio e Carlo:
siamo partiti da Milano alle ore 7:00; solo in due su tre partecipanti
previsti (il terzo ha dovuto rinunciare a |
|
|
|
causa dell’improvvisa
comparsa di una spia rossa dell’Abs dell’impianto frenante
della BMW 1150 RT), sotto un temporale molto intenso, con una temperatura
di circa 7 gradi, abbassatasi di quasi -10 rispetto alla temperatura
del pomeriggio del giorno precedente; |
|
|
|
|
abbiamo poi incontrato tutte
le situazioni metereologiche più avverse per andare in moto:
vento, pioggia, neve, alternate o concomitanti. Dopo 1095 km, sempre
con l’antipioggia indossata, ci siamo fermati ad Arras a soli
120km circa da Calais. Da Calais domani mattina traghetteremo oltre
la Manica, destinazione Dover. |
|
|
|
|
|
|
|
|
Sabato 25 Maggio 2013
2°Giorno km 655 gradi 5°
sole
INGHILTERRA |
|
|
|
Partenza per Calais
con sole ma temperatura sui 4-5 gradi, unica tirata da Dover fino
a Birkenhead con sole per circa 500 km. Oggi siamo proprio fortunati. |
|
|
|
Lungo il tragitto notiamo nugoli
di moto che ci sorpassano a notevoli velocità e poi cartelli
stradali turistici per alcune piste “mitiche” quali
Silverstone, Brands Hatch, Donington che ci fanno un po’ sognare.
Imbarco alle 20.30 sul traghetto per Belfast: cena e pernottamento
a bordo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Domenica 26 Maggio
2013
3° Giorno km 15 gradi 10 sole
IRLANDA DEL NORD-ISOLA DI MAN |
|
|
|
Belfast ore 6:40
e qui sorge un problema:siamo alla domenica mattina di buon’ora
in un porto quasi deserto, pieno però di container, auto
e moto, senza indicazioni chiare per raggiungere il molo riservato
al traghetto Belfast-Isola di Man e senza un’anima viva a
cui rivolgerci. Per evitare di girare a vuoto, Ambrogio decide di
entrare in un |
|
|
|
mini market per chiedere informazioni
all’unica donna presente: ma un giovane operaio, avendo captato
la nostra richiesta ci propone “follow me, please”.
Proposta da noi subito accettata con molto piacere. A colazione
ultimata e dopo circa 3 km. di gincana |
|
|
|
|
tra i vari magazzini doganali,
ci guida fino all’ingresso del porto riservato, salutandoci
con un sorriso e un “Good luck” ed un nostro “Many
tanks! To you too”. Sul molo in attesa dell'altro traghetto
per l’Isola di Man abbiamo fatto incontri interessanti, tenuto
conto della presenza di oltre 80 moto |
|
|
|
|
(foto fatte soprattutto alle
moto italiane Ducati, Aprilia e Guzzi presenti in notevole quantità).
Siamo finalmente a Douglas ed anche oggi con sole (che c..o! direbbero
i ns. amici Cadreguni). Domani iniziamo l'ispezione del circuito,
anche in caso di pioggia (qui sempre attesa). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Lunedì 27 Maggio
2013
4°Giorno km 0 gradi 5 al mattino
pioggia violenta – nel pomeriggio 8° con pallido sole.
ISOLA DI MAN |
|
|
|
Questa mattina sveglia
piuttosto presto, con l'intenzione di fare un giro d'ispezione in
moto su tutto il percorso. Il tempo questa volta ci ha fregato:
vento di burrasca da Sud Est, |
|
|
|
con pioggia violenta e con onde
che in alcuni punti invadevano la promenade di Douglas. Viste le
condizioni meteo, decidiamo di passare il resto della giornata al
Grandstand per curiosare tra i vari tir (Dunlop, Ohlins, Yamaha,
Honda, Kawasaki, Suzuki) |
|
|
|
|
tanto per citare qualche nome
noto ed anche tra i paddock dei piloti con la massima libertà.
Accanto e collegato al tir Splitlath group, dal momento che dei
meccanici preparavano alcune Aprilia, ci siamo presentati come italiani,
chiedendo se lo fossero anche loro. |
|
|
|
|
La risposta è stata
negativa ma con nostra. piacevole sorpresa siamo stati accolti molto
affabilmente dal manager della squadra Aprilia (un sudafricano),
che guida per la prima volta alla competizione un pilota cinese
e uno americano. Alle 19 assistiamo alle prove ufficiali |
|
|
|
|
(iniziate con ritardo e su
un percorso più breve) di oltre 150 moto di tutti i modelli
e marche. Purtroppo questa sera c'è stato il decesso di un
esperto pilota giapponese Matsushita; nel 2009 era stato il primo
pilota nipponico a partecipare al TT. |
|
|
|
|
Tale tragico evento ha macchiato
di rosso ancora una volta questa gara. Non si può dire niente,
oltre che è successo e probabilmente succederà di
nuovo. che fare? Nulla.. Come disse qualcuno, quando si abbassa
la visiera si sa perfettamente a che cosa si potrebbe andare incontro. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Martedì 28
Maggio 2013
5°Giorno km 146 gradi 10-11
sole
ISOLA DI MAN |
|
|
|
Come già segnalato,
purtroppo ieri sera durante le prove un pilota giapponese, Matsushita,
con una Suzuki 600 e' uscito di strada a Ballacraine (circa 7 miglia
dopo la partenza), perdendo la vita nell'impatto.
Per questo motivo le prove dei sidecar sono state sospese e rimandate
ad oggi.
|
|
|
|
Questa mattina con il sole abbiamo
fatto il previsto giro di ispezione del percorso di Km 60,700.
Quello che si può osservare da un DVD non e' per nulla paragonabile
a quanto si può vedere percorrendo l'anello, sia pure a 30-60
Km/h.
|
|
|
|
|
Per es. i dossi, le curve con
i cordoli del marciapiede, i muretti dei giardini, i lunghi rettilinei,
le grandi curve della montagna con nessuna protezione a valle, molte
parti di asfalto sconnesse con tombini vari,ecc. sono ben diversi
da quello che si vede da una telecamera messa sul mezzo in gara
(dotata di stabilizzatore, ecc.). |
|
|
|
|
Per dare un'idea della velocità
di alcune moto in prova, ieri queste transitavano davanti alle tribune
a 172 miglia, pari a 276 Km/h.
Tenendo presente che dopo il traguardo ci sono ancora almeno 800
metri , oltre tutto in discesa, si può ipotizzare una velocità
max raggiunta di circa 300 Km/h e |
|
|
|
|
questo avviene su strade normalmente
utilizzate per il traffico di tutti i giorni.
Un'ultima osservazione: mentre facevamo il nostro giro turistico,
decine di motociclisti (non piloti) affrontavano le varie curve,
soprattutto sui tratti di montagna, |
|
|
|
|
a velocità per noi folli.
Dopo il giro ci siamo regalati un piccolo giro turistico a Laxey,
Castletown, Port St. Mary e Port Eryn dove abbiamo trovato un buon
ristorante a modici prezzi. Ora andiamo a cena.
Buona serata e buona notte |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Mercoledì 29
Maggio 2013
6°Giorno km 157 gradi 10 sole
con leggero vento
ISOLA DI MAN |
|
|
|
Approfittando delle
scarse giornate di sole decidiamo di partire per Peel (visitata
con cura). Ci siamo quindi diretti verso la punta estrema nord dell'isola
Point of Ayre: lungo la strada ci siamo fermati a Kirk Michael a
visitare un museo privato di moto classiche: l’"ARE classic
bike collection”, paradiso dei motociclisti. |
|
|
|
Oltre 100 le moto esposte, prevalentemente
inglesi (Norton, Ajs, Triumph , Matchless Bsa, Ariel) e tra le quali
non sfiguravano (?) le uniche tre moto italiane (1 Galletto, 1 Laverda
jota e 1 Ducati). Annesse alla casa e immerse tra gli alberi 2 officine
in casette di legno per il recupero e il restauro delle moto. |
|
|
|
|
Dopo una lunga sosta riprendiamo
il viaggio verso nord, ma Ambrogio si accorge a circa 15 km di aver
lasciato il portafoglio al museo; decisione rapida, Carlo prosegue
verso Nord, dove al Capo trova 5 italiani di Genova che hanno rubato
l'idea a Niki: le 5 moto sono state caricate |
|
|
|
|
su furgoni e con questi sono
arrivati qui. Ambrogio, giunto al museo, e' avvicinato da tre motociclisti
locali che lo invitano a rivolgersi al proprietario; costui con
un grande sorriso, senza chiedere le generalità, gli riconsegna
il portafoglio dal quale non mancava nulla: quasi come in Italia..........
|
|
|
|
|
A proposito di onestà
e di sicurezza: le banche locali non usano le porte, sono come alcune
delle nostre rivendite di giornali aperte sulla strada.
Abbiamo trovato sempre la massima cortesia e affabilità in
tutti i nostri incontri.
A Point of Ayre (vicino al faro) abbiamo |
|
|
|
|
chiesto a due fratelli del luogo,
un po’ anziani, di scattarci alcune foto: il primo quando
ha saputo che eravamo italiani ha chiesto ripetutamente ad Ambrogio
di salutargli Rossi (Paolo). Si ricordava ancora di un fatto italiano
del 1982…..
Alle 16.00 rientro all' albergo senza aver visitato Ramsey, che
ci e' sembrata una |
|
|
|
|
cittadina un po’ industrializzata.
Alle 18.00 ci siamo portati al Grandstand per vedere la seconda
sessione di prove. Nulla di nuovo, se non una conferma delle notevoli
velocità che raggiunge la grande maggioranza delle moto
Buona notte. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Giovedì 30
Maggio 2013
7° Giorno km 106 gradi 12 sole
con qualche nube
ISOLA DI MAN |
Mappa |
|
|
Dobbiamo pensare
che le preghiere di Nicola abbiano avuto il sopravvento sul maltempo,
infatti oggi, ultimo giorno di
|
|
|
|
permanenza, siamo stati omaggiati,
grazie all'intervento di cui sopra, di una bella giornata di sole
con temperatura gradevole. Approfittando quindi di questa felice
combinazione, ci siamo recati in mattinata al Museo MANX (storia
dell'Isola di Man) per un intermezzo culturale. Dopo di che
|
|
|
|
|
, non potendo abbandonare le
moto, gita alla cittadina di Castletown, antica capitale dell'Isola
di Man.
Una caratteristica di questa località che può interessare
i velisti è l’avere due porticcioli: uno canale e l'altro
riservato all'alaggio delle imbarcazioni a causa delle notevoli
variazioni delle maree, |
|
|
|
|
con escursioni anche di 5 metri.
Dal mare ci trasferiamo all'interno dell'isola, percorrendo strade
scarsamente trafficate in mezzo a distese di campi tutti contornati
da muretti in sasso a protezione del vento, con allevamenti al pascolo
di bovini, ovini e caprini.
|
|
|
|
|
Caratteristica particolare:
paesaggi di natura alpina, con abeti e pini, si alternavano a zone
brulle quasi lunari, a causa della loro esposizione ai forti venti
del nord. Da Casteltown siamo arrivati a Ramsey dove dopo un lauto
spuntino a base di beefburger e chips + birra, |
|
|
|
|
ci siamo recati all'uscita
della cittadina in prossimità di una curva doppia dove siamo
riusciti ad effettuare alcune riprese (con la speranza che risultassero
visibili).
I tre giri delle prove pari a più di 180 km sono stati percorsi
dai primi piloti in meno di un'ora. Adesso a nanna in preparazione
del lungo viaggio di ritorno. |
|
|
|
|
P.S. Abbiamo conosciuto un
cameriere che sembrava la controfigura del tipico vecchietto dei
western di una volta (barba bianca ben curata come pure i capelli
bianchi, questi meno curati): aveva poco dell'aplomb inglese, tant'è
vero che abbiamo scoperto le sue origini irlandesi (padre, nonno
e forse anche il bisnonno) |
|
|
|
|
delle quali andava molto fiero.
Con nostra piacevolissima sorpresa, senza nulla dirci, ci ha offerto
le due birre, in occasione della nostra ultima cena presso il pub
Terminus Taverna
La gioiosa casineria di noi due italiani si e' ben amalgamata con
la follia e la gioia di vivere tipicamente irlandese: |
|
|
|
|
questo episodio rappresenta
uno dei tanti piacevoli incontri che hanno allietato la nostra permanenza
all’Isola di Man. Questo e' l'ultimo messaggio prima del nostro
ritorno in quanto domani mattina partiamo contando di raggiungere
Milano nella tarda serata di sabato.
Ciao a tutti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
Venerdi 31 Maggio
2013
8°Giorno km 571 gradi 8-10 sole
DOUGLAS-HEYSHAM-DOVER |
|
|
|
Sveglia alle 6.20;
ci aspetta una giornata lunga e varia. Dopo aver ricevuto da Miss
Shirley (la proprietaria del nostro hotel) |
|
|
|
due “doggy
bag” per il viaggio, lontano dal porto. ci dirigiamo all’imbarco
per Heysham. Mentre siamo in coda, Carlo si accorge di non aver
indossato la “tartaruga”: rapido ritorno all’hotel
(per fortuna a soli due km.) e ritorno in tempo per salire sulla
nave.
Navigazione ottima, con mare calmo e sole. Dopo lo sbarco ad Heysham
si parte alle 13.30 verso sud;
|
|
|
ci aspetta la traversata di tutta l’Inghilterra.
Dopo nemmeno mezz’ora di viaggio, incontriamo una coda di ca.
15 Km su autostrada a 4 corsie, nei pressi dell’intersezione
Liverpool Manchester. Riprendiamo due ragazzi di Bellinzona con una
Ninja e un CBR, conosciuti sul traghetto, partiti a cannone, ma secondo
noi un po’ in crisi per il caldo e le tute di cuoio e in difficoltà
negli stretti spazi tra due file continue di automezzi.
|
|
|
|
|
Finalmente riprendiamo
l’andatura normale e arriviamo a Londra, dove ci incasiniamo
tra il traffico intenso del venerdì pomeriggio, nonostante
il supporto del navigatore e delle cartine.
Ambrogio suggerisce, per avere informazioni, di entrare in un grande
complesso (Chiesa Protestante Avventista). Qui un pastore francofono
ci aiuta, localizzando dove ci troviamo e consigliandoci la 406 |
|
|
(circolare interna) fino all’intersezione
con la A2 (direzione Dover).
Sembra facile, però solo dopo circa un’ora, usciamo dalla
Grande Londra e giungiamo finalmente all’ingresso del porto
di Dover, con altre piccole deviazioni, alle 20.00.
Pur essendo tutto illuminato l’edificio su cui campeggia “Welcome
to the Port of Dover” |
|
|
|
|
troviamo chiuse
le biglietterie, l’ufficio informazioni e non un’anima
viva a cui rivolgerci. Siamo perplessi, tenendo conto che l’ultimo
traghetto per Calais è previsto per le 23.30. Non sapendo
cos’altro fare, decidiamo di pernottare e mangiare qualcosa
a Dover e affrontare il problema del traghetto il giorno dopo. Dormiamo
in un buon Motel e mangiamo discretamente in un take-away, poco. |
|
|
|
|
|
|
|
Sabato1° Giugno
2013
9°Giorno km 1171 gradi 6-10
sereno, vento forte da nord, nuvolo, pioggia intensa, sereno
DOVER-CALAIS-MILANO |
|
|
|
Sveglia alle 6.20
(in effetti sono le 5.20 ora G.B.): per fortuna abbiamo tempo, perché
con un po’ di pazienza riusciamo a risolvere il problema del
biglietto. Scopriamo casualmente un piccolo avviso con il quale
si informano i passeggeri senza prenotazione,
|
|
|
|
di passare prima
il controllo doganale, quindi dirigersi verso lo sportello, simile
a un nostro casello autostradale, per fare il biglietto.
Imbarco alle 7.00 e partenza per Calais alle 7.35 con mare calmo,
sole e una buona prima colazione a bordo del traghetto (nave moderna
del 2011).
Avendo già deciso di non raggiungere Alfonso and co. a Digione
per la “Coupe de moto legend”, partiamo alle 12.00 verso
Milano con l’intenzione di arrivare per la sera. |
|
|
Percorso: Calais-Arras-Laon-Reims-Metz;
Km.480, senza pioggia, con sole, vento forte da nord e per fortuna
traffico scarso. Dopo Metz, nubi molto basse,fondo stradale umido,
ma senza pioggia fino a Basilea, passando per Strasburgo e Offenburg
(Km.287). Considerando le condizioni ottimali del traffico e dello
stato del fondo stradale molto buono, abbiamo tenuto le seguenti medie
orarie, guidando sempre in sicurezza: |
|
|
|
|
1a ora: Km. 128;
2a ora: Km. 133; 3a ora: Km.130; 4a ora: Km. 130; 5a ora: Km. 113;
6a ora: Km. 113.
Soste, come su tutti i percorsi autostradali, solo per benzina e
necessità fisiologiche. In Svizzera troviamo subito leggera
pioggia che ci obbliga a indossare il completo impermeabile che
terremo fino a Milano. La pioggia molto insistente, la temperatura
bassa e la nebbia ci accompagneranno fino al tunnel del Gottardo. |
|
|
All’uscita del tunnel ci sembra
di essere arrivati in un altro continente: vento caldo, sereno con
scarse nubi.
Arrivo a casa alle 23.30. Percorsi nella giornata Km. 1171.
Nel viaggio di 9 giorni percorsi in totale Km. 3916. |
|
|
|
|
|
|
|
CONSIDERAZIONI FINALI
Il viaggio ha richiesto l’uso di moto adatte e affidabili;
nessun problema alle nostre BMW R850R e 1150 RT. L’equipaggiamento
personale deve essere completo perché andando molto a Nord,
il maltempo va messo in preventivo (anche se noi la pioggia l’abbiamo
incontrata quasi sempre al sud). Ottima accoglienza in Irlanda del
Nord, all’isola di Man come in Inghilterra per i vari e caratteristici
personaggi incontrati. Avendo attraversato 5 nazioni, consigliamo
di rispettare i limiti di velocità richiesti; però
vi assicuriamo che sia in Francia sia in Inghilterra, tali limiti
sono puramente teorici. Le autostrade sono tutte in ottimo stato,
molto diffuse quelle a 3 corsie (in D e in F) e a 4 e più
corsie in GB.
La guida a sinistra in Inghilterra è facilmente assimilabile,
basta avere un po’ più di attenzione e viaggiare più
lentamente, soprattutto alle rotonde.
Ambrogio e Carlo |
|
-- |
|
-- |