Ambrogio, Carlo, Alfonso,Niki |
Carlo, Niki, Ambrogio e Alfonso |
Carlo, Niki, Ambrogio, Daniele, Alfonso |
Carlo, Guido, Niki, Ambrogio,
Fabrizio, Alfonso, Augusto
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IL MOTOCLUB LOMBARDO AL MOTOGIRO D’ITALIA
2012
Ci siamo! Preparate a puntino le moto e caricato il bagaglio, si parte
per questa nuova avventura.
Con noi ci sono i ricordi delle passate edizioni, i cronometri per
le prove speciali, tanta passione e la voglia di stare in compagnia
percorrendo strade meravigliose, ma anche un po’ di spirito
agonistico. Sono questi in fondo gli ingredienti di una manifestazione
come il “Motogiro d’Italia” giunto alla 21^ edizione
rievocativa della mitica competizione degli anni ’50.
Noi del MC Lombardo decidiamo di partire il Sabato, concedendoci così
una sosta, compresa degustazione di una squisita fiorentina, a Chiusi:
il gruppo è formato da Nicola, Ambrogio, Alfonso e Carlo ai
quali si è aggiunto Fabrizio, operatore video ufficiale della
manifestazione. La domenica facciamo un “allenamento”
lungo le strade senesi per arrivare il primo pomeriggio a Terni, punto
di partenza e arrivo della manifestazione di quest’anno. Passione
e allegria accomunano così tanti motociclisti che si ritrovano
dopo un anno, contagiando anche chi era alla prima esperienza. Alla
partenza troviamo Luciano agguerrito più che mai. Il lunedì
21 Maggio si parte sotto un’ acqua torrenziale alla volta di
Roccaraso: 20 minuti di nubifragio ci accompagnano alle cascate delle
Marmore dove si inizia con la prima prova speciale: sarà forse
stato l’effetto delle cascate, ma da qui in poi non troveremo
più pioggia per tutto il Motogiro, se non per qualche sporadica
spruzzata. Strade con fondo quasi sempre in buone condizioni e panorami
mozzafiato ci portano dopo quasi 300 km a Roccaraso, che fungerà
da partenza e arrivo anche per la 2^ e 3^ tappa
Il MC Lombardo partecipa con 2 squadre: MCLombardo 1 con Carlo Molent
(vincitore cat. Classiche nel 2011) su BMW R100RS, Ambrogio Arnaboldi
con Honda CB400SS e Alfonso D’Aloia con BMW R75/5 America; l’altra
squadra MCLombardo Cadreguni vede Nicola (Niki) De Ceglie su Honda
CB400SS con l’esperto Luciano Moneta su Morini GT 175 ed il
“romano” Daniele Seriacopi su Morini Corsaro 125.
La seconda tappa (271 km) si snoda tutt’attorno al massiccio
della Maiella ed impegna non poco nella guida.
Oltre a ciò quest’anno le prove speciali (ad ogni tappa
una alla partenza, una intermedia ed una all’arrivo) appaiono
spesso abbastanza complesse. Alla fine della seconda tappa il MCLombardo
Cadreguni è in terza posizione, ed in quarta si trova il MCLombardo
1, ma il vero exploit lo fa Niki che occupa la 2^ posizione nella
cat. Classiche.
Nonostante l’abilità e l’esperienza,
Carlo Molent paga la difficoltà di condurre il suo “elefante”
BMW assai poco compatibile con prove speciali quest’anno particolarmente
tortuose e ricche di birilli, mentre Ambrogio sfoggia sempre la sua
proverbiale regolarità. Nelle zone alte della classifica di
categoria come al solito soggiorna Luciano mentre in testa alla categoria
125 ce sta er Daniele. Un po’ attardato è Alfonso che
in montagna a 80 km dall’arrivo scopre di aver un ammortizzatore
posteriore fuori uso e “ondeggiando” riesce ad arrivare
alla fine della tappa: Carlo e Daniele all’imbrunire riescono
a riparare il guasto, ed anche Alfonso riesce a partire il giorno
dopo con il mezzo efficiente per la terza tappa.
La tappa Roccaraso-Roccaraso (304 km) si snoda nel
parco Nazionale d’Abruzzo e culmina nella visita all’Aquila,
ferita profondamente dal terremoto e che ci induce a sentimenti di
riflessione sui veri valori: la speranza è quella che si possa
superare questo dramma, ma di certo ognuno di noi in questo giorno
ha imparato qualcosa . Tornando alla manifestazione motoristica, questa
è la tappa “sofferta” dalle Honda: quella di Niki
improvvisamente si spegne e non dà più segni di vita.
Ci vuole il solito Carlo che scopre il guasto e “rianima”
la giapponese. Niki esaltato e felice rispolvera la sua classe pistaiola
e si esibisce in una tirata sul misto seminando tutti, compreso il
carabiniere di scorta, il quale sosterrà che la moto di Niki
è sicuramente truccata!! Anche la Honda di Ambrogio manifesta
qualche problema alla carburazione, risolto asportando il filtro aria
che mostrava le tracce dell’ultima guerra d’indipendenza……
Il giorno dopo anche Ambrogio sfoggerà una guida sportiva (e
sarà duro stargli a ruota!!) Risultato: la terza tappa è
vinta dal MC Lombardo 1!
La quarta tappa (Roccaraso-Montesilvano, 339 km) ci porta verso il
mare, sempre percorrendo strade di collina e montagna: l’asfalto
e lo stato delle strade deteriorano in modo significativo gli pneumatici
di tutta la squadra; l’unico che non ha problemi è Ambrogio,
premiato dalla sua guida dolce e redditizia, mentre Carlo e Alfonso
sono ormai alla frutta. Così anche Niki, che però decide
di proseguire con le sue gomme diventate ….. slick. Problemi
ben più gravi li dovrà affrontare Luciano con le prese
di multiple rotture dei raggi della ruota posteriore: non si sa se
difettosi oppure sottoposti ad un carico aumentato (visto i ristori
lungo il percorso colmi di succulente libagioni); scherzi a parte,
questo comprometterà in parte la prestazione di uno specialista
come Luciano.
Il quinto giorno sarebbe di riposo, ma viene in
gran parte utilizzato per risolvere i vari problemi alle moto (sostituzione
pneumatici, raggi, filtro aria, ecc.) ma comunque lascia spazio al
meritato riposo dei bikers, che non si fanno mancare mangiate di pesce,
riposo sulla spiagga e aperitivo in riva al mare. Moto a puntino e
motociclisti riposati affrontano l’ultima e decisiva tappa di
sabato 26 Maggio Montesilvano-Terni (269 km), che si conclude con
una splendida passerella nella piazza centrale della cittadina umbra.
Per il MCLombardo è una giornata di alti e bassi. Daniele,
ben piazzato nella categoria “Epoca” ed in testa nella
sottoclasse 125, viene lasciato a piedi per un problema elettrico
del suo Morini a 150 km dall’arrivo: riuscirà a conservare
il 2° posto nella cat Epoca 125. Luciano è costretto a
difendersi come può alle prese con problemi di ciclistica e
dovrà accontentarsi (per lui abituato a grandi successi) ad
un 2° posto di squadra (non però con il MCLombardo). Carlo
non potrà fare di più di un ottavo posto nelle “Classiche”
pagando, come detto, la poca adattabilità del suo mezzo a prove
di abilità particolarmente tortuose. Regolarissimo Ambrogio
che si piazza nono nelle “Classiche”, dopo purtroppo una
serie di errori proprio nell’ultima prova. Niki è stata
la sorpresa: pur con una importante storia di pilota in pista, è
stata questa la prima volta che ha affrontato con impegno questo tipo
di gara, ottenendo un onorevolissimo 7° posto nelle “Classiche”.
L’exploit lo ha fatto Alfonso, che risale dall’ 8°
al 3° posto nelle “Classiche”, con un terzo posto
di tappa: anche la squadra MCLombardo 1 ne beneficia, concludendo
al 3°posto assoluto, migliorando così il quarto posto dello
scorso anno.
Ultimo aneddoto: Luciano, sulla strada del ritorno
in albergo e fermo ad uno stop, riesce a farsi investire da una ciclista
settantenne ….. ( per fortuna nessuna conseguenza per persone
e mezzi)
In conclusione, dopo 1600 km in 5 tappe ed una trentina di prove di
abilità, si può affermare che al Motogiro d’Italia,
al di là delle classifiche, ha vinto la passione per la motocicletta
e il piacere di ritrovarsi tra amici a condividerla.
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